Grazie al contributo della Fondazione Banca Popolare e BPM, nel corso di una conferenza stampa è stato presentato il “Progetto tutti a teatro” . L’assessore alle Politiche sociali e abitative del Comune di Verona, Luisa Ceni, ha spiegato l’obiettivo dell’iniziativa. “Portare a teatro chi ha altri bisogni prioritari per cui il teatro non sarebbe una sua prerogativa”. Saranno 150 le persone fragili o in difficoltà economica che potranno prendere parte gratuitamente agli spettacoli del Teatro Romano di Verona, ma non solo. Verranno accompagnate in un percorso di mediazione culturale e di spiegazione di ogni progetto artistico.
“Portare le persone a teatro arricchisce la loro consapevolezza di esseri umani” ha precisato l’assessore alla Cultura, Marta Ugolini, “si vuole creare un’occasione per portare a teatro qualcuno che a teatro di solito non va”.
Della realizzazione del progetto si occuperà l’Associazione Mine Vaganti che sta già facendo un lavoro di avvicinamento dei giovani fragili al teatro, sia come spettatori che come attori.
“Riprendo le parole di Paolo Grassi” ha aggiunto Silvia Masotti dell’associazione, “il teatro è un diritto e dovere dei cittadini. Il nostro apporto sarà quello di accompagnare dall’esterno all’interno gli utenti”.
Camilla Zorzi, di Spazio Teatro Giovani, ha fatto notare come ormai il teatro sia l’unica esperienza dal vivo.
Carlo Mangolini, direttore dell’Estate Teatrale, ha ricordato come tra i goal dell’Agenda 2030 ci sia il benessere del cittadino: “Il lavoro che stiamo facendo durante l’Estate Teatrale è di ricostruire le relazioni attraverso la bellezza per generare comunità e benessere tra i cittadini.
Ai giovani fragili verranno offerti 4 spettacoli in doppia replica.