“Lo sci e il vino: un binomio perfetto” così Cala Cimenti ha definito nella sua prefazione il libro di Giovanni Sirotto “Neve&Vino” – Sciate e bevute con gli amici – uscito una settimana prima che una valanga gli impedisse di brindare con l’amico al vernissage editoriale.
Alpinista eccezionale, Cimenti ha raggiunto molte vette sopra gli ottomila metri e altrettante sopra i settemila per poi discendere con gli sci. Molte le passioni che l’accomunavano con l’amico Sirotto: alpinismo, scialpinismo e bicicletta, anche se la sua impresa ciclistica l’autore del libro non la fece con il leggendario Cala Cimenti, suo conterraneo, quando da Negrar di Valpolicella, in provincia di Verona, pedalò fino a Pechino (da qui il suo primo lavoro letterario “Sulla strada di Marco Polo”).
La recente disgrazia accorsa al 46enne alpinista piemontese ha funestato l’uscita del volume di 300 pagine edito dalla Jago Edizioni, ma i familiari di Cimenti, considerato il mago delle discese con gli sci, hanno esortato i fan a brindare con birra o vino alla sua scomparsa. Tutto torna.
E il libro di Sirotto è un inno al sano divertimento sulla neve, alla scoperta di sapori nuovi e alla conoscenza di diverse abitudini.
È perfettamente in linea con la sua precedente pubblicazione “I vagabondi dello sci” (Jago Edizioni 2011) dove ha narrato, con l’ironia che lo contraddistingue, dei viaggi svolti nei quattro continenti alla ricerca di piste incontaminate. Già allora spesso faceva spazio nelle valigie per far entrare
qualche bottiglia di vino tipica da riportare a casa ripensando alle entusiasmanti sciate realizzate.
Ma il Sirotto di “Neve&Vino” è più maturo e più empatico nei confronti delle persone che incontra.
Cibi e bevande diventano parte integrante della narrazione solleticando la curiosità del lettore.
Georgia, Cile, Giappone con il suo sushi e il suo ramen e Nuova Zelanda, raggiunti con i suoi compagni di viaggio e di bevute, di solito pochi e sempre gli stessi; e poi un ritorno alle Lofoten con la nuova compagna
Federica Fincato, sempre sorridente e diplomatica.
La soglia della settantina ha trasformato Sirotto, in precedenza connotato da uno spirito assai graffiante, in uno spirito che, ogni tanto, riesce ad essere più contemplativo e tollerante.
Piemontese di nascita, ma Valpolicellese di adozione, non può evitare di paragonare ogni assaggio che fa, nelle cantine raggiunte nel corso dei suoi viaggi, agli eccellenti vini della Valpolicella come Amarone, Valpolicella ripasso e Recioto.
Appena le restrizioni anti Covid lo consentiranno saranno infatti le cantine italiane lo scenario ideale per presentare il volume.
Il vino comunque continua ad ispirare lo scrittore-alpinista-viaggiatore che ora è anche diventato felicemente nonno.
Ma è obbligatorio concludere con le parole di Cala Cimenti che riportano Sirotto alle sue origini piemontesi dove la passione per lo sci lo irretì fin da bambino: “A questo punto non resta che indossare un duvet, calzare gli scarponi, versarsi un bel bicchiere di Barolo – scusate ma sono di
parte… – aprire il libro di Gianni e iniziare a viaggiare con lui, naturalmente sugli sci”.
Il libro ( codice Isbn 9788889593363) si trova in tutte le migliori librerie di Verona e della Valpolicella e può essere ordinato direttamente sul sito della casa editrice www.jagoedizioni.it